Alas…

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Carissimi Paperstagers, credo che non sarà un’enorme sorpresa per nessuno: come molte altre cose in questo periodo, anche il Palcoscenico di Carta soggiace alle contingenze, e ci dispiace dovervi comunicare che…

GLI APPUNTAMENTI DI MARZO SONO CANCELLATI

Rimandiamo Re Giovanni a tempi migliori. Vi faremo sapere.

Il Cattivo Re Giovanni al PdC

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imagesRieccoci qui con un altro Shakespeare, assai poco conosciuto e ancor meno rappresentanto – una history degli anni Novanta del Cinquecento, incentrata su una delle figure meno amate della storia inglese: Re Giovanni.

Sì, quel Giovanni: il re della Magna Charta; Giovanni Senzaterra, il fratello “cattivo” di Riccardo Cuordileone; il capo dello Sceriffo di Nottingham, nemico di Robin Hood. Secondo alcuni, il peggior monarca di sempre a sedere sul trono inglese. Perché magari si potrebbe pensare che Giovanni si contenda il titolo con Riccardo III (non a caso altro protagonista shakespeariano) – ma sappiamo tutti che in decenni recenti Riccardo è stato ampiamente (se non incontestatamente) riabilitato, fatto oggetto di enormi quantità di narrativa, e difeso vocalmente da un esercito di Riccardiani in vari gradi di ferocia.

Ma Giovanni…?

Giovanni continua a godere di pessima stampa – Sir Walter Scott in testa… ma a noi interessa principalmente quel che Shakespeare fa di Giovanni, giusto? Ebbene, quel che ne fa è metterlo al centro di una storia di dubbie lealtà, convenienza politica, alleanze ondivaghe e grigia, grigissima lotta per il potere. In mezzo a tutto ciò, Giovanni sembra annaspare con singolare inefficacia – non malvagio, ma impigliato nei meandri della realpolitik, schiacciato tra personalità più forti (prima tra tutti la formidabile Eleonora d’Aquitania)…

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Insomma, esploreremo una prospettiva diversa su un personaggio storico e una serie di dilemmi politici che, come spesso capita con Shakespeare, conservano una singolare attualità. L’idea v’incuriosisce?

Come di consueto, ci sono due modi per partecipare. Se voltete leggere insieme a noi, iscrivetevi usando il form qui sotto. Vi assegneremo un ruolo e vi invieremo il testo. Se invece volete solo assistere (e ricordatevi che potete cambiare idea per ogni incontro 😉 ), non dovete fare altro che unirvi a noi in libreria, il 17 aprile, un po’ prima delle 18.

Vi aspettiamo!

Ricapitolando Molière…

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E così abbiamo letto il nostro piccolo Molière di corte, opéra comique senza musica…

Struttura classica – innamorato galante, geloso punito, valletto furbo, bella donna sveglia, intrighetti e stratagemmi… – spazio per danze e musica (di Lully!), le consuete stoccatine alla società francese, un lancia spezzata in favore delle donne che non si devono opprimere con la gelosia… e la battuta forse più nota di tutta la commedia (la cita anche Poirot in Assassinio sul Nilo):

La grande ambizione delle donne è … quella di ispirare amore.

Che ne dite, o Lettori – e soprattutto Lettrici? È vero? È ancora vero nel XXI Secolo? È (ed è sempre stato) vero solo delle donne? Diteci il vostro parere nei commenti qui sotto!

Intanto ecco qui qualche immagine…

Eravamo incuriositi dalla canzone “etnica” di Alì, ricordate? Ebbene, il bizzarro Turco/Arabo/Veneto del ritornello è identico nell’originale:

Chiribirida ouch alla !
Star bon Turca,
Non aver danara.
Ti voler comprara ?
Mi servi a ti,
Se pagar per mi ;
Far bona coucina,
Mi levar marina,
Far boller caldara.
Parlara, parlara :
Ti voler comprara ?

E la risposta di Don Pedro…

Savez-vous, mes drôles,
Que cette chanson
Sent pour vos épaules
Les coups de bâton ?
Chiribirida ouch alla !
Mi ti non comprara,
Ma ti bastonara,
Si ti non andara.
Andara, andara,
O ti bastonara.

E per questa volta questo è quanto. Scriveteci – nei commenti o utilizzando la pagina apposita. Idee, pareri e suggerimenti sono sempre i benvenuti. Iscrivetevi al blog per essere sempre informati dei nuovi incontri – e l’appuntamento è per il prossimo Palcoscenico di Carta.

A presto!

Molière al Palcoscenico di Carta

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Torna il PdC – e torna in una veste speciale… una veste festivaliera, se volete.

Giovedì 5 settembre ci troviamo alla nostra benamata Libreria Libraccio in un inconsueto orario serale, per scoprire insieme un Molière meno conosciuto…

Il babbo e nume tutelare della commedia francese era notevolmente prolifico – e, tra i suoi molti testi, c’è anche Il Sicilano, o l’Amor Pittore. Originariamente musicato da Jean-Baptiste Lully, in una specie di ur-opéra comique che mescolava parola, musica e danza, Il Siciliano è una svelta e spiritosa piccola commedia.

Per la sua natura – e per la sua breve durata se messa in scena senza musica, Il Siciliano si vede ben poco in scena – ma è perfetta per essere letta in una sola sera al Palcoscenico di Carta: un Molière bomboniera, se volete – con la vèrve e il gusto dell’epoca… in piccolo.

Agli ingredienti consueti – il giovane innamorato, il valletto furbo, il vecchio geloso, la bella donna contesa ma tutt’altro che passiva, l’intrighetto galante – si aggiungono colori adatti a un elaborato intrattenimento di corte: un’eco d’arcadia e il tocco esotico di una Sicilia popolata di cavalieri spagnoli e schiavi mori.

Ci divertiremo!  Intanto qui trovate il testo, scaricabile in formato pdf.

Per questa volta, dato l’orario e la circostanza inconsueti, le cose funzioneranno un po’ diversamente dal solito: se vi va di leggere, fatecelo sapere usando il form qui sotto – ma le (non numerosissime) parti verranno assegnate sul campo.

Se invece volete solo assistere, unitevi a noi in libreria un poco prima delle 21.30 – non serve altro!

Coriolano – Parte III

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Ecco, diciamo la verità: sapevamo che Caio Marzio – ormai Coriolano – avrebbe finito col rovinarsi da sé… Vero è che, rispetto a Volumnia, Menenio e Cominio, noi abbiamo il beneficio del senno di poi, di Tito Livio e di Plutarco – per non parlare della consapevolezza di aver a che fare con una tragedia… ma la furia malguidata del nostro (anti)eroe, le accuse di tradimento e la condanna all’esilio non ci hanno stupiti particolarmente, vero?

Nè, per la legge della necessità narrativa (la cui inevitabilità è di poco inferiore a quella della gravità), ci ha stupito che il fresco esule sia finito proprio sulla porta di quel Tullo Aufidio, il generale volsco con cui condivide una guerresca ossessione reciproca… “Come reagirà Aufidio nel ritrovarsi a casa l’odiato e ammiratissimo nemico di sempre?” è la domanda su cui ci siamo lasciati giovedì scorso – e qualcuno tra i lettori, a mo’ di risposta, ha mimato un pugno sul naso…

Come stanno le cose in realtà lo vedremo leggendo l’ultima parte, all’ora e nel luogo consueti: qualche minuto prima delle 6 alla libreria IBS.

Come reagirà Aufidio, dunque? Che farà Coriolano in esilio? Tornerà mai a Roma? Rivedrà Volumnia, Virginia, Menenio? E che altro complotteranno Sicinio e Bruto?

Se volete leggere, rimane qualche parte piccolina… Fatecelo sapere utilizzando il form qui sotto:

Intanto qui trovate il testo in formato PDF.

Coriolano – Parte II

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E dunque s’è visto come Caio Marzio, ormai Coriolano, sia un generale di prim’ordine – ma con qualche serio problema di pubbliche relazioni… Ora, il ragazzo è cresciuto senza un padre, e conosce poco più che il campo di battaglia – e però… possibile che nessuno gli abbia mai insegnato a tenere la bocca chiusa quando è il caso?

Non certo quella specie di padre putativo che è Menenio, troppo perso in ammirazione del suo pupillo per esercitare qualche influenza su di lui. E la madre? È evidente che la formidabile Volumnia esercita un ascendente sul suo bellicoso figlio, non trovate?

Che genere di ascendente – e con quali risultati – lo vedremo nella seconda parte, tra faccende di famiglia, intrighi tribunizi (quanto sono perfidi Bruto&Sicinio?) e tempestose sedute in Senato…

Unitevi a noi giovedì 11, qualche minuto prima delle 18, alla libreria IBS+Libraccio di Via Verdi, per vedere come l’integrità non sia condizione sufficiente per mettersi in politica. Le parti maggiori sono già coperte – ma c’è ancora qualcosa di piccolo, se vi va di cimentarvi.

Intanto qui trovate il testo in formato PDF.

Coriolano: il Testo – Parte I

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Eccoci pronti per un viaggio nell’antica Roma – e lasciate che ve lo dica: arriveremo in un pessimo momento. È tempo di vacche magre, ma il popolo non ne è per nulla convinto e tumultua nelle strade – e, se tutto ciò non bastasse, il Senato ha appena votato una nuova guerra contro i Volsci…

Il peggiore dei tempi e il migliore dei tempi, per il nostro eroe Caio Marzio – non ancora Coriolano. Lo vedremo in pace e in guerra, nell’arena politica e in famiglia… e ci faremo un’idea di lui. Eccolo, intanto, nell’immagine qui di fianco – interpretato da Philip Kemble, astro delle scene londinesi a cavallo tra Sette e Ottocento.

Oh – ed ecco un indovinello: che cos’hanno in comune Caio Marzio e il sindaco di Milano?

Ne parleremo giovedì pomeriggio, volete? Vi aspettiamo all’IBS+Libraccio, qualche minuto prima delle 18. Se volete il testo, qui potete scaricare la prima parte in formato PDF.

Coriolano: Shakespeare torna al PdC

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Volumnia_pleads_with_CoriolanusWestallCarissimi lettori e spettatori, vi si era promesso un Molière per settembre… e poi invece è franato tutto a valle. Perdonateci e unitevi di nuovo a noi in una nuova avventura teatrale alla scoperta di uno Shakespeare meno conosciuto.

Opera della maturità, Coriolano – l’ultima e la più politica delle Tragedie Romane – racconta un protagonista di arrogante integrità alle prese con le zone grigie della vita pubblica. Attraverso la ascesa e caduta di Caio Marzio, Shakespeare esplora temi singolarmente rilevanti a quattro secoli di distanza – dalla disconnessione tra classe dirigente e popolo in un’epoca di austerità  allo scontro tra individuo e pubblico, passando per le dinamiche mutevoli della popolarità…

Ci saranno battaglie, moti di piazza, rivalità feroci, madri invadenti, tradimenti, vendette, sangue in abbondanza e – come spesso accade con il grande teatro, avremo modo di riflettere su quello che non è cambiato troppo tra la Roma immaginaria (e molto elisabettiana) di Shakespeare e il nostro XXI secolo.

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Volete leggere insieme a noi? Iscrivetevi usando il form qui sotto. Vi assegneremo una parte e vi invieremo il testo.

Se invece volete solo assistere, unitevi a noi in libreria, a partire dal 4 aprile alle 18. Non serve altro. Vi aspettiamo!

Sipario su Il Critico

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Ecco – siamo giunti a conclusione.

Alla fin fine, tra minacce incrociate, un diluvio di agnizioni e nipoti innamorate, duelli e apparizioni di ministri, Don Ferolo Whiskerandos l’ha presa nelle costole, Tilburina ha dato di matto in raso bianco, la confidente Nora ha dato di matto a sua volta – però vestita di lino, lei – e la flotta eponima è arrivata ed è stata rispedita al mittente.

Oh – e le Rive del Tamigi: non dimentichiamo le rive del Tamigi, che sono due, una per parte del fiume…

Mr Puff non è rimasto soddisfattissimo, tant’è che ha riconvocato attori e maestanze per un’altra prova l’indomani (ma non doveva essere la generale? E se questa era la generale, quando facciamo la tecnica? Ma se questa è la tecnica, quando facciamo la generale?…)

Noi, al contrario dell’autore, ci siamo divertiti un sacco con i plagi shakespeariani,  con la preveggenza di Tilburina – e il suo inaspettato senso pratico quando si tratta di convincere il babbo – Con il raso e il lino, gli ontani a bordo fiume e la richiesta all’autore di aggiungere qualcosa a sipario chiuso, sennò non si riesce a cambiare la scena…

A parte tutto il resto, credo che Il Critico dovrebbe essere lettura obbligatoria nei corsi di scrittura teatrale – ma non divaghiamo: il punto è che, una volta di più, il PdC ha riportato idealmente alla ribalta un’opera pochissimo conosciuta di un autore poco frequentato.

Possiamo considerare la Missione Sheridan compiuta.

Qui ci sono un po’ di fotografie, opera di Michela Dal Porto:

Grazie, come di consueto, alla libreria IBS+Libraccio – in particolare a Edoardo e Marco – per l’entusiasmo e la cortesia con cui ospitano il progetto. E grazie a tutti voi, Paperstagers – e a presto. Abbiamo grandi idee in mente… Se non l’avete ancora fatto, iscrivetevi al feed del blog per essere sempre aggiornati. Nel frattempo, se avete idee, suggerimenti, proposte, osservazioni o dubbi, potete sempre conttattarci qui.

Il Palcoscenico di Carta s’inchina in proscenio e dà appuntamento al prossimo autunno – o giù di lì.

Il Critico – Parte III

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E così abbiamo conosciuto il nostro autore, Mr Puff – copywriter antelitteram con un variegatissimo curriculum, dalla versione settecentesca dell’eredità nigeriana agli annunci sui giornali, dalle pubbliche relazioni alla pubblicità, passando per il marketing dei battitori d’asta… per poi approdare al teatro tragico!

E abbiamo anche iniziato a vedere la tragedia, l’Invincibile Armada, con Hatton e Raleigh che si spiegano a vicenda cose che già sanno entrambi e non-proprio-segreti di stato a portata d’orecchio di due finte sentinelle.

È chiaro che Mr Puff ha idee tutte sue sul concetto di plausibilità, vero? Prima di tutto, che la plausibilità sia sopravvalutata…

Ma adesso si fa sul serio: la flotta spagnola si appropinqua, e intanto la bella Tilburina è andata a innamorarsi proprio dell’uomo più sbagliato… Ma d’altra parte, se le fanciulle fossero ragionevoli, di che si scriverebbe?

Ad ogni modo, ci aspettano battaglie navali, amori segreti, agnizioni, intrighi, duelli, allegorie – e una certa quantità di raso bianco… Tutti buoni motivi per unirvi a noi, non credete? Martedì 6 marzo, alle ore 18, alla libreria IBS+Libraccio di Via Verdi.

Se volete leggere insieme a noi, fatecelo sapere usando questo form, e noi vi assegneremo un ruolo:

Se volete soltanto ascoltare, non dovete far altro che raggiungerci in libreria. Intanto qui potete scaricare il testo in formato PDF.